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Rubriche
a cura di Stefano Gobbo
In un nuvoloso
pomeriggio, il 15
Febbraio scorso in
Duomo a Milano erano
presenti 270 coristi tra bambini e
bambine, ragazzi e ragazze dell’Istituto
Betlem dalla III Primaria alla III
Secondaria di Primo Grado di Milano
Figino, Crenna di Gallarate e
Abbiategrasso, genitori, religiose e
componenti della Corale “don Mario
Bignamini” di Settimo Milanese.
Tutti volevano ricordare la figura di un
amico, da sempre vicino all’Istituto; di
una guida, che, dopo tanto aver donato
alla Chiesa Ambrosiana, ivi riposa: il
Card. Carlo Maria Martini.
Le nuvole hanno lasciato presto il posto a
una stupenda luce che, per una volta, non
filtrava dall’esterno attraverso le grandi
vetrate.
Questa luce veniva dalle voci di tutti
questi amici, dalle armonie dell’organo
suonato da Alberto Marco Tirrito, dalle
basi musicali, dalle note dell’Orchestra
dei Popoli, arrangiate e dirette da Alberto
Serrapiglio.
Le musiche dei canti, tutte di Irlando
Danieli, su testi delle Sacre Scritture,
dello stesso Martini e
di Suor Carla
Bettinelli, hanno
permesso che questa
luce inondasse le navate, salendo tra le
guglie, disperdendosi all’esterno, così
come le parole del Card. Martini,
registrate ai tempi della prima
rappresentazione del
Tempo di Bethleem
nel 2000 tenuta nella Basilica di S.
Ambrogio, hanno riempito di stupore e
commozione, risuonando questa volta
nella Cattedrale.
In principio ora e sempre la Parola
Concerto in Duomo a Milano in onore del Card. Carlo Maria Martini
(15 Febbraio 1927-31 Agosto 2012) nel giorno del suo compleanno.
Tutti volevano ricordare la figura di
un amico...
Le nuvole hanno lasciato presto il
posto a una stupenda luce...