Carissimi Cori USCI delegazione di Sondrio,

In questo periodo ci stiamo preoccupando di capire: come, se e quando potremo riprendere l'attività didattica corale senza far correre dei rischi ai nostri coristi, che spesso sono in età fragile e verificare quale profitto può derivare all’attività corale a fronte di questi indispensabili condizionamenti.

La possibilità di riprendere le prove da parte dei cori è strettamente legata, prima ancora delle eventuali liberatorie derivanti dai futuri decreti, alla possibilità di garantire gli spazi minimi di distanziamento sociale, la sanificazione frequente dei locali, delle suppellettili, dei libri e delle partiture, oltre che la regolare aerazione degli ambienti.       

Posto che la prova di canto non può essere fatta con addosso la mascherina,  l'attività del canto ci porta a "sputare" micro-particelle salivari a grande distanza (ben oltre l’indicazione del metro) e quindi, temiamo che, sino a quando non potrà dirsi debellato il Covid-19 o, quantomeno, immunizzata una gran parte della popolazione, le prove potranno essere svolte solo da gruppi vocali con formazioni esigue,  a sezioni separate o in ambienti con grandi spazi (auditorium, chiese,  teatri).

Il canto corale rientra tra le prestazioni di attività formativa di tipo laboratoriale non altrimenti esercitabili a distanza e, in alcune regioni (Friuli Venezia Giulia e Veneto per es.) è già consentito a enti pubblici, anche locali e a soggetti privati erogatori di attività educative, la prestazione di attività formative di tipo laboratoriale non altrimenti esercitabili a distanza, a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione contestualizzate alle esigenze laboratoriali. 

In ogni caso, come USCI Sondrio, stiamo monitorando i vari decreti e confidiamo che, verso il 15 Giugno, potranno aprirsi degli spiragli per ricominciare almeno con qualche prova in sicurezza.

Stiamo inoltre valutando l'intenzione di muoverci attraverso la diocesi per chiedere l'uso delle chiese che consentono ampi spazi e vengono sanificate con maggior frequenza per ipotizzare una fruizione anche per noi cori.

Nel frattempo, invitiamo tutti i nostri cori ad agire con la massima prudenza e solo nel pieno rispetto delle disposizioni.

Tuteliamo in primo luogo la salute, la sicurezza e la serenità dei singoli coristi e torneremo tutti insieme ancora a cantare!

                                                                                                               

                                                                                                        USCI delegazione di Sondrio

                                                                                                                      Il Presidente

                                                                                                                        Sergio Salini