Pagina 29 - Rivista on line num. 1 - 2014

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Personalmente questa “gioia del ricordo
del cammino” la gusto sempre
interiormente senza però coinvolgere
quelli che mi stanno intorno. Tutto ciò mi
aiuta a costruire un metodo di lavoro più
efficace evitando certi errori e facendo
nascere nuove idee.
Ci spiega un po’ che cos’è la sua
composizione
Memoràre
, che ha
partecipato al concorso internazionale
di Arezzo
?
Memoràre o piissima Virgo Maria” è
un'antifona mariana attribuita a Bernardo
di Chiaravalle. Formalmente, il brano che
ho scritto è diviso in tre
parti che sono poi
suggerite dal testo
stesso. E' un po' un
cammino sofferto di
avvicinamento alla
nostra Madre celeste.
La prima parte nasce
dalla timida richiesta alla Vergine Maria
di ricordarsi che tutti coloro che si sono
rivolti a lei per chiedere aiuto sono stati
ascoltati. La seconda parte è un vero e
proprio rinfrancato passo in avanti per
chiedere di essere accolti alla sua
presenza .
Questo passo è seguito dalla
prostrazione, il cadere in ginocchio che
riconosce il limite dei propri peccati:
ritengo questo momento, la vera parte
centrale del brano musicale. La terza
parte è la preghiera vera e propria che
sale con sempre maggiore certezza e
chiede di essere esaudita sfociando nel
vigoroso “sì certamente, così sia”
dell'Amen.
Il coro è impegnato fino ad un massimo di
otto voci e ciò mi ha consentito di
utilizzare una ricca tavolozza di colori
unitamente ad una molteplicità di
combinazioni.
Entriamo ora invece nella sua dedizione
compositiva e artistica.
Come ha scoperto la sua vocazione per
la scrittura?
Si scrive per fare i compiti di
composizione e poi ci si ritrova a
comporre i salmi, le antifone e i mottetti
per la Corale San Vittore di Varese. La
scoperta è avvenuta prestando servizio
come direttore di un coro da chiesa,
tenendo conto appunto delle
caratteristiche e delle potenzialità del coro
a disposizione.
Quali sono stati i maestri che hanno
rappresentato un punto di riferimento
per il suo percorso artistico e
compositivo? Cosa le hanno in
particolare insegnato?
Il mio primo maestro è stato il sacerdote
coadiutore dell'oratorio di Cantello: Don
Alessandro Longoni. Fu lui in un lontano
pomeriggio degli anni '60 a prelevarmi dal
campo di calcio dell'oratorio e a condurmi
con una certa decisione sull'organo a
canne della chiesa parrocchiale.
Rubriche
Personalmente questa “gioia del
ricordo del cammino” la gusto
sempre interiormente.