Pagina 32 - Rivista on line num. 1 - 2014

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A cura di Irlando Danieli
In tempi di mode effimere, ma anche di
nostalgie dubbiose e dubbie, può capitare
che le scelte di repertorio di cori anche di
buon livello ed egregiamente guidati,
possano fatalmente essere influenzate da
criteri extra-musicali, magari legati a
possibilità pratiche,
come quella di
aumentare il numero dei
concerti.
Credo però che, nel
complesso ginepraio
della musica del nostro tempo - in cui è
difficile districarsi - sia importante tenere
presente alcuni punti che costituiscono per
così dire l’anello di congiunzione tra il
passato più glorioso della coralità (e mi
riferisco principalmente all’età
prerinascimentale e rinascimentale) e la
composizione corale di oggi.
Così un coro non è soltanto un organismo al
quale è demandato il difficile compito di
rendere vivo e sonoro il segno musicale
scritto, ma diventa depositario e testimone
di questa imprescindibile parte della storia e
dell’attualità della musica.
Se allora è relativamente facile attingere al
passato e segnatamente per quanto riguarda
lo stile a cappella, al meraviglioso mondo
rinascimentale, più difficile diventa la
ricerca e la cura interpretativa della musica
del secolo scorso fino a oggi. Questa
oggettiva difficoltà genera spesso
atteggiamenti e pregiudizi negativi, con la
fatale conseguenza di mettersi al riparo, sì,
da partiture senza senso, gratuitamente
difficili o facili, prive di valore musicale (e
sono purtroppo davvero tante), ma per
contro non permette di avviare una serena e
responsabile ricerca di ciò che invece è
buono, eseguibile,
musicale
nel più genuino
significato del termine.
Vorrei rimanere, in questo articolo, nel
tracciato della produzione italiana, allo
scopo di dare ai compositori che nel ‘900 si
sono riappropriati della composizione corale
pura, il posto che loro compete nella storia.
E vorrei subito aggiungere che ciò che di
questi compositori rimane, e la bellezza
della loro produzione, è dovuto in gran parte
alla tenacia, volontà e bravura di quelli tra i
nostri cori che hanno coraggiosamente e
brillantemente portato nei loro concerti e
nelle loro registrazioni questo importante
repertorio.
Rubriche
l’anello di congiunzione tra il
passato glorioso della coralità... e la
composizione corale di oggi.
Musica da non dimenticare
[sperimentar cantando]