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Questi sei brani – che ho pensato di poter
inserire in un ideale concerto – ne
potrebbero costituire egregiamente una
parte, riservando l’altra ad altri repertori del
passato e del presente.
Mi viene in mente in questo momento una
delle ragioni addotte nella scelta
circoscritta
di repertorio (vuoi di generi, periodi storici
o addirittura di autori) da parte di alcuni
cori: la cosiddetta
specializzazione
. Io penso
che questa scelta, soprattutto quando sia
vissuta rigidamente, porti fatalmente a una
dimensione ridotta della conoscenza, alla
privazione dello
sperimentar cantando
.
Forse è invece importante considerare che
viviamo in un tempo in cui la complessità
della storia e la varietà (pur da selezionare
con molta cautela) della produzione presente
siano elementi vitali per dare spirito, anima
e bellezza alle formazioni corali, se è vero,
come vero dovrebb’essere, che riunirsi in
nome della coralità vuol dire anche dare
maggior senso alla propria esistenza.
Vorrei concludere questo scritto, che non
vuole essere polemico ma costruttivo,
ricordando brevemente un fatto personale e
la “storia” di un mio brano corale,
Canto dei
neofiti nella catacomba”,
composto in età
preadolescenziale e portato, assieme ad altri
miei primi lavori, all’esame di ammissione
al corso di Composizione al Conservatorio
di Milano. Mi ricordo bene l’emozione,
l’ansia e la paura di fronte alla
commissione, di cui facevano parte (ma lo
scopersi dopo) anche i Maestri Bettinelli e
Franco Donatoni: quest’ultimo sarebbe
diventato il mio docente. I miei fogli
passavano di mano in mano e sentivo le
stesse domande che io stesso avrei poi fatto,
come insegnante, ad altri ragazzi con le mie
stesse aspirazioni. Mi fecero qualche elogio
e io ne fui estasiato, ma ancor più incredulo
e impaurito…
I. Danieli:
Canto dei neofiti nella catacomba - proprietà dell'autore
(dep. Siaie):
ultime 6 miss.
Il
Canto dei neofiti nella catacomba,
del
quale ancora gelosamente custodisco il
manoscritto – datato 23 marzo 1960 – è
rimasto chiuso nel mio cassetto per
quarantasette anni… finché ha avuto la sua
prima esecuzione al Conservatorio di
Milano durante il concerto finale di un
Diploma di triennio di Direzione di coro, nel
2007. Da allora qualche apparizione nel
mondo corale gli è toccata: per me è come
un piccolo fiore dalla piccola fioritura
tardiva, che mi ha dato una insperata gioia.
Quale sorte, a volte, tocca alla musica!
Irlando Danieli
Compositore, docente di Composizione
al Conservatorio di Milano e al Biennio di
specializzazione in Musicologia presso
l’Università statale di Milano
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