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Secondo racconto.
Tutto era pronto in una location quanto
mai suggestiva. Un concerto all’aperto,
in un bellissimo parco, con un
palcoscenico quasi naturale.
Attenti e concentrati direttore, solisti,
coro e orchestra si prepararono con
l’ultima prova.
Fantastico: anche
l’acustica, che pure
all’aperto è sempre
un’incognita, non aveva problemi e
quella che si prospettava era una
magnifica serata.
L’organizzazione aveva preparato
un’ottima illuminazione: potenti fari
erano puntati strategicamente in modo da
non aver bisogno di luci sui leggii.
Al momento giusto il numeroso pubblico
cominciò ad affluire; valeva la pena di
cominciare anche qualche minuto dopo
visto che continuava ad arrivare gente.
Tutto procedeva come al solito: entrata
dell’orchestra, del coro, accordatura
degli strumenti poi tutti in piedi ad
accogliere il direttore e i solisti.
Ma, dopo le prime note subito si capì che
qualcosa stava andando storto: gli
orchestrali si interrompevano, il coro non
riusciva a stare fermo: alle potenti luci
dei fari, battaglioni di zanzare si erano
date convegno in previsione di una
gustosa serata ricca di potenziali vittime
da pungere con accanimento.
Il numero degli insetti era tale e tanto che
il concerto dovette essere sospeso:
impossibile andare avanti, i tanti insetti
oscuravano persino gli spartiti e il
fastidioso prurito delle punture non aveva
risparmiato nessuno.
Un finale rovinoso per una serata che si
preannunciava bellissima: peccato che
nessuno avesse pensato agli effetti
collaterali dei fari!
Anche al vostro coro è capitato qualche
episodio divertente o commovente o
comunque insolito? Raccontatecelo e noi
lo pubblicheremo.
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mail: comart@uscilombardia.it
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Tutto era pronto in una location
quanto mai suggestiva.